arte

“PENSIERI PER L’ARTE” di Marta Lock (ed.Monetti Ragusa,2015)

 

“SINESTESIA”: ecco una parola chiave per comprendere il futuro (e anche il presente) dell’arte. O meglio DELLE ARTI. L’unione di tipologie diverse di forme espressive sembra sempre più  essere una delle carte vincenti per prodotti interessanti e in certi casi originali e di energia innovativa.

E di sinestesie si parla proprio in questa opera della scrittrice Marta Lock. “Pensieri per l’arte” è un’operazione curiosa, costituita essenzialmente da 150 aforismi a suggello di altrettante opere d’arte di artisti vari.  Lo stile aforistico è una delle carte vincenti di Marta, scrittrice talentuosa e da anni ormai sulla cresta dell’onda. La raccolta dei suoi “pensieri della sera”, che quotidianamente redige, è reperibile sul suo sito www.martalock.net ed è in costante aggiornamento. Questo libro mostra dunque la capacità di Marta di tradurre nel linguaggio della poesia le sensazioni spesso difficilmente “decodificabili” che un quadro trasmette all’utente medio comune .

Torna alla mente la difficoltà di coesistenza di codici fra tipi diverse di arte, sintetizzata da Frank Zappa nella famosa battuta: “Parlare di musica è come ballare sull’architettura!” Ebbene, la sensazione immediata che se ne trae sin dalle prime pagine – e che viene confermata sino in fondo – è che Marta riesca nella non semplice operazione di “chiarire” il linguaggio dell’arte contemporanea attraverso le corde del cuore, più che di quelle dell’intelletto. Si tratti di uno sguardo di donna perplesso e perso all’orizzonte, di un ritratto di un uomo con la pipa da vedere tra le righe in una composizione quasi “mosaicale” o di un paesaggio invernale innevato… sono le parole di Marta a svolgere la funzione “necessaria e complementare” per rendere appieno l’essenza del dipinto. Non è un’operazione didascalica e didattica quella della Lock, ma una personalissima rielaborazione che si traduce in riflessioni su aspetti essenziali della vita in cui tutti possiamo ritrovarci.

Difficile selezionare le opere più significative, perché tutte le opere e i conseguenti aforismi hanno una loro attrattiva e un fascino che induce a conseguenti riflessioni; come non restare meditabondi di fronte agli sguardi intensi di un bambino o di una ragazza o di una donna di colore o di due semplici occhi di ragazza… Ad esempio nel “Viaggio Della speranza” della pittrice Angela Procopio, riproducente un bambino che guarda timoroso e speranzoso da una fessura, Marta legge la possibilità dell’evoluzione di un piccolo sogno verso un grande sogno…che si rivela anche umanitario. Particolarmente avvolgenti e struggenti i suggelli a commento di scene della natura, dove spesso entrano prepotentemente in gioco sentimenti come il rapporto con l’altro, l’attesa di un “dopo” che auspichiamo migliore, il fluire del tempo.

A volte c’è spazio anche per musica e musicalità: nel dipinto di Malù Mansonetti viene riprodotto un chitarrista a tinte variamente colorate e vagamente impressioniste dove Marta ci ricorda che “Il mondo è una tavolozza di colori….” E forse la musica ci aiuta a coglierne i vari aspetti. Ma è forse soprattutto nell’arte puramente astratta che la Lock ci sorprende di più, riuscendo a tradurre col suo cuore di donna sensibile immagini che spesso all’occhio comune sfuggono per la loro difficile decifrabilità. E’ proprio in questi casi che Marta ci “prende per mano” e ci fa entrare nei misteri  della vita che a volte è rappresentabile con dei gesti istintivi (nella pittura come nella musica ma  anche nel teatro) e che fra le righe va letta come la stessa scrittrice ci disvela, spesso proponendoci delle autentiche perle di saggezza. Per una maggioranza di casi in cui le frasi di Marta si presentano come delle autentiche “rivelazioni” sul mondo e sul nostro prossimo.

A volte si ha l’impressione che qualche pensiero sia un po’ più contorto e cervellotico rispetto agli altri. Ma ciò  rappresenta il bello di questa carrellata di immagini e pensieri che, a parere di chi scrive, può essere riassunta in uno dei più riusciti aforismi del volume, posto a commento del dipinto di Melchor Terrero “La cita”: “Le persone non sono mai ideali; sono semplicemente imperfette, persone reali i cui difetti si incastrano perfettamente coi nostri”. Semplicemente grazie, Marta!

www.martalock.net

Per acquistare il libro :http://www.ibs.it/ser/serfat.asp?site=libri&xy=pensieri+per+l%27arte

 

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>