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Elena Gasparri: MISOFONIA :IL RUMORE CHE FERISCE (ed. Alpes, 2025)

 

Vi capita mai di avere reazioni scomposte ad un suono, un rumore, un effetto acustico anche banale ma imprevisto come ad esempio uno starnuto o una porta che sbatte? Magari qualcuno giudicherà “esagerato” tale atteggiamento. E invece non è un fenomeno così raro, anzi!

E’ quanto vediamo confermato e descritto nel saggio “Misofonia , il rumore che ferisce” della psicologa Elena Gasparri. Nel testo si descrive l’origine della patologia , la sua diffusione, le possibile cause e terapie e le prospettive per una risoluzione o la convivenza con tale problema. Misofonia significa “odio per il suono” come da origine linguistica (Mysos =odio , phoné= suono). Fin dalle prime paginesi nota lo stile preciso e di certosina puntigliosità che ci accompagna nel mondo di questa dimensione certo non piacevole ma di stimolante complessità. Ben distinguibile da altre condizioni come iperacusia o acufene, è il punto di partenza per individuare i fenomeni acustici qualificati come “triggers”, cioè quei suoni che tendono ad “innescare” scatti violenti cui razionalmente non riusciamo a trovare spiegazioni.

I suoni , la fonetica, sono parte essenziale del mondo umano e anche vegetale: come tali, vanno  analizzati ma anche contestualizzati.  Elena propone una completa e polisemica descrizione delle tipologie di suoni specifici e delle rispettive reazioni che ne possono scaturire da parte di chi si rivela ipersensibile a tali manifestazioni. Importante è la relazione che si stabilisce con eventuali comorbilità (cioè patologie associate) e condizioni psicoculturali del paziente . Da qui emerge l’evidente ruolo del “condizionamento” classico, ovvero un meccanismo “di apprendimento associativo studiato nei disturbi legati a paura ed ansia”. In particolare si cita il “modello Mitchell-Dozier” diviso in 5 fasi per spiegare la misofonia in un quadro cognitivo – comportamentale.

Senza però entrare più di quel tanto nei particolari tecnici cui rimandiamo nella lettura del libro, si può sottolineare la completezza descrittiva compilata col cuore di quella che si intuisce essere una persona assai tenace e piena di slancio ed entusiasmo professionale quale è Elena. Partendo dalla scoperta casuale del fenomeno nata durante una vacanza con il suo compagno, ci porta in un viaggio dettagliato dal punto di vista medico, ma che ha il pregio di accendere interesse e curiosità per un aspetto ancora poco frequentato ed affrontato del mondo delle patologie del corpo umano.

Oltre che per il personale medico e scientifico, questo agile e completo saggio è molto interessante per chiunque si occupi di voce, ingegneria del suono, linguistica e tutte le discipline che con la materia sonora hanno a che fare. E specialmente in un’ottica trasversale come ormai si tende a vedere qualsiasi aspetto dell’essere umano.

(L.M.)

 

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