Dalla tradizione popolare lombarda al cabaret milanese.
Lo spettacolo è un’antologia di brani appartenenti al repertorio della canzone popolare lombarda e del cabaret milanese.
Si spazia dalle ballate e bosinate di animo popolano schiettamente buontempone a quelle divertenti e sboccacciate del repertorio da osteria; si passa dagli ironici e pungenti quadretti di vita quotidiana resi noti al pubblico da cantastorie come Nanni Svampa alle filastrocche ingenue e candidamente stupide di Walter Valdi, per finire alle grottesche e un poco amare canzoni del primo Jannacci.
Ne nasce una forma di spettacolo semplice e diretta, senza virtuosismi di sorta, che privilegia anche nelle canzoni, eseguite con la sola chitarra, la dimensione del racconto inteso come fatto teatrale. Si tratta di quel teatro povero che, nato nelle osterie milanesi più di un secolo fa, si è trasformato negli anni cinquanta in vero e proprio cabaret musicale. Ballate, canzoni, poesie... insomma storie! Storie di ieri e di oggi, raccontate con l’ironia della gente qualunque. Personaggi esilaranti e disperati, tragicamente comici. Ritratto di come siamo, con i nostri tic, i nostri atteggiamenti e le nostre manie. Storie e ballate che raccontano il compromesso, la guittezza e anche il ridicolo del mondo in cui viviamo. E allora raccontiamoci per vivere!
Per vivere.. e per ridere! Per ridere di noi, della nostra realtà, di quelle mille facce stralunate tra le quali certamente c’è anche la nostra.
Lo spettacolo ha vinto il premio per la miglior colonna sonora alla Settimana della cultura di Foligno (PG) nel settembre 2000.