Nello specifico la ricerca del senso profondo degli uomini e dei loro problemi, i loro dubbi, le loro contraddizioni e le loro lotte nel corso di un arco storico che solo apparentemente potremmo ascrivere al xx secolo;
in realtà siamo in presenza di due grandi intellettuali
"in musica",
per così dire,
che al pari di altri grandi "pensatori" dei nostri tempi,
hanno saputo fare di un'arte apparentemente "minore " come la canzone,
uno strumento di riflessione
e denuncia di situazioni umane disparate
viste con l'occhio critico di chi analizza in modo spietato
ma senza giudicare in maniera gratuita e superficiale.
Ne sono nati dei capolavori di denuncia ,
protesta , sentimento,
ammonizione ancora oggi viventi in chi li ha seguiti
come dei maestri di pensiero
e il cui messaggio riteniamo ancora oggi da scoprire ed approfondire ;
vorremmo anche sfatare il luogo comune che vede arte superficiale
e di second'ordine la canzone,
dimostrando come essa sia nel cuore
e nella mente di molta gente cui però manca una spinta ,
ci azzarderemmo a dire una sorta di "legittimazione morale"
a considerarla traccia di insegnamento di vita
e la cui riscoperta potrebbe forse a uno sguardo nuovo
sulle nostre vicissitudini quotidiane e ,
per dirla con gaber ad "uno slancio un desiderio di cambiare veramente la vita".
Fabrizio e Giorgio
hanno affrontato argomenti come l'uomo e la società,
l'uomo e la donna, l'uomo ed il lavoro,
l'uomo e la spiritualità,
in maniera diversa ma ognuno incisivo a modo suo;
curiosamente hanno spesso rifiutato i canali tradizionali dei media,
ma ugualmente sono arrivati al cuore ed alle orecchie della gente :
Fabrizio più coi suoi dischi e rari concerti,
Giorgio con gli spettacoli teatrali.
Scoprire, confrontare, continuare il loro messaggio con le loro canzoni, le loro parole, il loro cuore di uomini semplici e sensibili, può dare ancora molto anche a noi.